Approvato il Testo unico in materia di foreste e filiere forestali

Post date: Mar 17, 2018 9:37:24 AM

Le Cooperative, i Consorzi e le Associazioni forestali di Abruzzo e Molise esprimono grande soddisfazione per la definitiva approvazione da parte del Consiglio dei Ministri di ieri del Testo unico in materia di foreste e filiere forestali.Questa normativa quadro, approvata su un testo base elaborato, dopo quattro anni di lavoro, dal "Tavolo della filiera legno" istituito presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e a cui hanno partecipato tutti i soggetti interessati, i Ministeri e le Regioni, prima di essere definitivamente approvato dal CdM, ha ottenuto l’intesa della Conferenza unificata e recepisce tutte le condizioni formulate dalle competenti Commissioni parlamentari.Il decreto provvede al riordino complessivo della normativa in materia di foreste e filiere forestali, in coerenza con la strategia nazionale definita dal Programma quadro per il settore forestale, la normativa europea e gli impegni assunti in sede europea e internazionale in materia forestale, di agricoltura, ambiente, paesaggio, commercio e sviluppo rurale.Il provvedimento mira a far fronte in maniera più efficace alle urgenti necessità di tutela e gestione attiva del territorio italiano, contrastando l’abbandono colturale e il declino demografico nelle aree montane e rurali del Paese, nonché a garantire la conservazione ambientale e paesaggistica, lo sviluppo di nuove “economie verdi” e la crescita occupazionale in particolare nelle aree interne. Più specificamente, le direttrici lungo le quali si è mosso l’intervento normativo sono le seguenti:

  • promuovere su tutto il territorio nazionale la tutela e la gestione attiva e razionale del bene bosco;
  • rafforzare la funzione di coordinamento istituzionale svolta dallo Stato nei confronti delle Regioni e delle autonomie locali direttamente e indirettamente competenti sulla materia forestale;
  • formulare chiari indirizzi nazionali di riferimento su programmazione, pianificazione, tutela e gestione attiva del patrimonio forestale nazionale;
  • definire, di concerto con le regioni e i Ministeri competenti, i criteri normativi e operativi minimi e comuni per tutto il territorio nazionale su specifici temi;
  • portare in ambito internazionale ed europeo un’unica posizione nazionale in materia forestale.

Finalità del testo unico sono sia la salvaguardia delle foreste, sia la promozione della la gestione attiva e razionale del patrimonio forestale nazionale al fine di garantire le funzioni ambientali, economiche e socio-culturali.

Uno degli aspetti fondamentali del Testo è la promozione della pianificazione forestale, articolato su più livelli, Piano di indirizzo territoriale e Piani di gestione o strumenti equivalenti. Ai proprietari pubblici e privati rientranti nella applicazione dei piani le Regioni potranno prevedere un accesso prioritario ai fondi pubblici.

Particolare importanza der l'associazionismo forestale ha l'art. 10 che prevede che "Le regioni promuovono la crescita delle imprese che operano nel settore forestale e ambientale, della selvicoltura e delle utilizzazioni forestali, nella gestione, difesa, tutela del territorio e nel

settore delle sistemazioni idraulico-forestali, nonché nel settore della prima trasformazione e commercializzazione dei prodotti legnosi quali tronchi, ramaglie e cimali".

Viene inoltre confermata l'istituzione da parte delle Regioni degli elenchi o albi di imprese, in cui prossono iscriversi le imprese singole o associate, anche se partecipate da Enti pubblici (es. Consorzi Forestali).

Viene inoltre confermato il sostegno all'associazionismo fra proprietari, anche pubblici, i quali partecipano alle associazioni forestali anche in deroga all’articolo 4 del decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 175.

Resta confermato inoltre, e ciò è di fondamentale importanza, che "Le cooperative forestali e i loro consorzi che forniscono in via prevalente, anche nell’interesse di terzi, servizi in ambito forestale e lavori nel settore della selvicoltura, ivi comprese le sistemazioni idraulico-forestali, sono equiparati agli imprenditori agricoli."

E' confermato inoltre, ed anche questo è di fondamentale importanza, che "Continuano a trovare applicazione le disposizioni di cui all’articolo 17 della legge 31 gennaio 1994, n. 97, all’articolo 15 del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 228, ed all’articolo 2, comma

134, della legge 24 dicembre 2007, n. 244" cioè le norme che permettono l'affidamento di lavori e servizi in ambito forestale in deroga alla vigente normativa sugli appalti.

Particolarmente innovativa è la previsione circa le "Forme di sostituzione della gestione e di conferimento delle superfici forestali" in cui viene inserita la casistica dei "terreni silenti", cioè quei terreni in cui, di fatto, non è individuabile il proprietario, e per esperienza possiamo affermare che tali terreni sono massicciamente presenti nelle aree appenniniche.

Per tali terreni "le Regioni possono procedere all’attuazione degli interventi di gestione previsti conformemente alla disciplina vigente in materia di contratti pubblici, con forme di sostituzione diretta o affidamento della gestione dei terreni interessati e delle strutture ivi presenti a imprese, consorzi, cooperative di cui all’articolo 10, comma 5, ad altri soggetti pubblici o privati ovvero mediante affidamento ad enti delegati dalle stesse per la gestione forestale, privilegiando l’imprenditoria giovanile".

In allegato il DECRETO LEGISLATIVO TESTO UNICO IN MATERIA DI FORESTE E FILIERE FORESTALI