RISULTANZE INCONTRO CON REGIONE ABRUZZO SU USI CIVICI

Post date: Jan 26, 2010 2:55:33 PM

Lunedì 25 gennaio 2010 presso l’Assessorato Agricoltura della Regione Abruzzo a Pescara si è svolto l’incontro da noi richiesto con il Direttore Regionale Dott. Gaetano Valente cui ha partecipato anche il funzionario addetto agli usi civici Mario Di Marco per pervenire ad una soluzione della questione della applicazione ai Consorzi della L.R. 25/88.La nostra delegazione, oltre che da Giovanni Meuti e Gasper Rino Talucci, era composta dagli amministratori consortili Salucci (Valli dell’Orso), Federico (Campo Imperatore), Di Paolo (Maiella Ovest), Riccitelli (Gran Sasso), De Capite (Alto Gizio), Paolucci (Subequano e Alto Sangro) e Compagnoni (tecnico consortile).

In premessa abbiamo ribadito le nostre perplessità circa l’applicabilità della L.R. 25/88 ai Consorzi Forestali, applicabilità mai richiesta in ventidue anni dalla Regione, e come ad altri soggetti ancora oggi tale applicazione non venga richiesta.

In merito al problema è quindi emerso:

DOMANDE

Le autorizzazioni (con determina del dirigente) vengono concesse sulla base di istanze dei comuni interessati che inviino la seguente documentazione:

· una DELIBERA (di giunta) del Comune con cui l’Ente approva:

o un elenco particellare delle aree a gestione consortile, con indicata anche per tutte le particelle la attuale coltura desunta dal SIAN, e distinte fra PARTICELLE DEL DEMANIO PATRIMONALE (per le quali non si necessita di autorizzazione regionale) e PARTICELLE DEL DEMANIO CIVICO DISPONIBILE (sottoposte ad autorizzazione regionale):

§ per i comuni muniti di verifica demaniale tale distinzione sarà desunta da tale elaborato;

§ per i comuni NON muniti di verifica demaniale si opterà per una DICHIARAZIONE DEL SINDACO o nell’inserimento in delibera di una clausola di PRESUNZIONE che tutte le particelle del demanio comunale siano di Uso civico disponibile.

o il contratto di gestione o il regolamento consortile avente anche funzione di contratto di gestione;

· l’atto costitutivo e lo statuto del Consorzio;

· il curriculum del soggetto privato socio del Consorzio e del Responsabile tecnico.

Per quanto riguarda la necessità di avere i PIANI E PROGRAMMI DI GESTIONE DELLE TERRE CIVICHE (di cui all’art. 13 della L.R. 25/88) si rilevano due casi:

1. il PIANO ECONOMICO DI GESTIONE della Proprietà Agro-Silvo-Pastorale di cui alla L.R. 28/94 e s.m.i. è da ritenersi validamente anche Piano delle terre civiche, purché adottato da parte dell’ente gestore (con delibera del Consiglio comunale) ed inviato alla Regione. Non è valido il piano se scaduto;

2. nel caso di mancanza di tale strumento andrà adottato da parte del comune (anche con Delibera di Giunta) un PIANO O PROGRAMMA DI GESTIONE DELLE TERRE CIVICHE consistente in una relazione e relativo elenco particellare (lo stesso di cui sopra), che preveda le utilizzazioni prioritarie delle terre secondo la vocazione delle diverse zone del territorio in cui sono situate, individuando le zone a vocazione forestale e quelle a vocazione pascoliva (pascolo brado) e zootecnica, specificando altresì eventualmente le zone nelle quali le terre civiche, nel rispetto dei principi della legislazione nazionale e dei diritti delle popolazioni, potranno essere destinate ad utilizzazioni diverse con particolare riferimento a quelle di tutela ambientale e a quelle turistiche.

Conseguentemente a quanto già fatto i tecnici consortili stanno provvedendo quindi a:

1. fare una ricognizione dei comuni che dispongono della verifica demaniale;

2. provvedere per tali comuni alla distinzione fra le particelle di demanio patrimoniale e demanio di uso civico disponibile;

3. acquisire per i comuni non muniti di verifica demaniale della dichiarazione di presunzione che tutte le particelle siano di demanio civico;

4. elaborazione, ove non disponibile il Piano di Gestione agro-silvo-pastorale, del Piano di Gestione delle Terre civiche.

Sperando con ciò di integrare le istanze già presentate o presentare le altre istanze già secondo quanto convenuto ove non presentate e risolvere la questione.

E’ da sottolineare come in pochi mesi si stia facendo un lavoro che nella nostra regione non è stato fatto in ventidue anni.